L’arte e la scienza sono spesso motivate da interessi comuni.
Lo scienziato studia le leggi dell’universo mentre l’artista le interpreta facendo in modo che là dove non arriva la ragione arrivi l’intuito.
L’epoca in cui il rapporto tra l’arte e la scienza ha avuto il massimo dell’intesa è il Rinascimento. Pensiamo agli studi di anatomia di Leonardo.
Questa intesa nei secoli è stata altalenante.
Nella contemporaneità si verifica una incondizionata fiducia nelle nuove invenzioni tecnologiche, soprattutto digitali, tanto da condizionare pesantemente i linguaggi artistici.
Ma, come già avvenuto per i futuristi, lo smisurato ottimismo per le nuove tecnologie può riservare delle controindicazioni.
Le operazioni di ricostruzione che sono state messe in atto, in collaborazione con il gruppo di ricerca del laboratorio di antropologia dell’Università degli studi di Bari, coordinato dal prof. Sandro Sublimi, con la preziosa collaborazione dello scultore Antonino Rizzo (che ha curato la ricostruzione dei muscoli), e del costumista Luigi Spezzacatene, vogliono stabilire un rapporto equilibrato tra indagine scientifica, supporto tecnologico ed intervento manuale, valore aggiunto perché portatore di sensibilità artistica.
Il Cavaliere di Castiglione
Ricostruzione del volto del “Cavaliere di Castiglione” vissuto a Conversano nella seconda metà del 1400.
Teresina Musicista
Città Vecchia di Bari
Ricostruzione del volto di una ragazza ventenne vissuta a Bari intorno al 1100.